giovedì 4 febbraio 2016

PARERE SU CONCORSO DI REATI (STALKING, VIOLENZA PRIVATA E DIFFAMAZIONE).

Traccia parere.
Caia dopo circa 5 anni di matrimonio con Tizio, durante i quali aveva dato alla luce anche il figlio Tizietto, decide di mettere fine al rapporto matrimoniale e di adire il Tribunale per ottenere la separazione giudiziale dal marito, uomo dalla natura possessiva e prevaricatrice. Il Tribunale, in fase di udienza presidenziale, assegna la casa coniugale alla moglie e stabilisce l’affidamento condiviso del minore con residenza stabile dello stesso presso la madre. Tizio, dal suo canto, da sempre contrario alla separazione, inizia ad avere un atteggiamento vessatorio e violento nei confronti della ex convivente, caratterizzato da continue telefonate, dai toni offensivi e volgari. La sua pretesa di sottomettere la donna alla propria volontà, specie nella gestione del figlio comune e la sistematica inosservanza delle prescrizioni imposte dal giudice civile, ingenerava in Caia uno stato di prostrazione psicologica, costringendola a ricorrere alle cure di uno specialista della mente. In particolare, in molteplici occasioni, Tizio costringeva la donna - con violenza verbale e minacce esplicite e contravvenendo alle prescrizioni dettate dal giudice civile - a consegnargli il figlio contro la sua volontà. Inoltre, al fine di isolarla da tutte le amicizie in comune ed incrementare il suo stato di ansia, aveva raccontato a tutti i conoscenti che il vero motivo della rottura sarebbero state le plurime  e abituali relazioni extraconiugali che la donna teneva con più uomini nella casa coniugale.
A seguito della denuncia di Caia, Tizio si rivolge al vostro studio legale chiedendo parere motivato sulla vicenda. Premessi brevi cenni sul reato abituale e sul concorso di reati, il candidato rediga il suddetto parere.

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