martedì 7 agosto 2012

Corso esame avvocato: vincere la paura del foglio bianco


per info scrivere a forleogi@msn.com

Perdere tempo per
guadagnarne in seguito

Molti candidati subito dopo la lettura della traccia e di fronte al foglio consegnato dalla commissione avvertono quella che può essere definita la “paura del foglio bianco”.
La sensazione di non aver mai affrontato l’argomento oggetto del parere oppure di non saper cosa scrivere su quel determinato istituto scatena nei candidati uno stato d’ansia che li porta alla ricerca spasmodica della “massima rivelatrice” o del candidato vicino di banco che nelle fasi antecedenti alla lettura della traccia ha vantato conoscenze approfondite in tutti i campi del diritto (e non solo).
Quanto a quest’ultimo tipo di soluzione tenete a mente che i vostri vicini ne sanno quanto e forse meno di voi. Vi sconsiglio vivamente, almeno nelle prime fasi dell’esame, di ascoltare o chiedere soluzioni ad altri candidati che sembrano sicurissimi e che millantano di aver affrontato la questione decine di volte a studio, tutte cazzate!!! Rischiate di confondervi le idee con soluzioni che vi metteranno dei tarli nel cervello fino alla fine dell’esame.
Quindi il primo consiglio è: fate affidamento solo sulle vostre capacità!
Quanto, invece, alla ricerca della sentenza da cui molto probabilmente è stata presa la traccia, una volta trovata vi accorgerete che serve a ben poco.
Una volta rielaborati i fatti della traccia, trascritta la massima della Cassazione che, secondo voi, risolverebbe il parere e data la risposta al cliente, vi rendereste conto di avere appena riempito una facciata di foglio protocollo.
A questo punto l’errore più comune è quello di lasciarsi andare a trattazioni teoriche dell’argomento o dei principi generali ad esso sottesi in modo totalmente slegato dal caso concreto.
Questi compiti saranno sicuramente giudicati non sufficienti.
In proposito ci tengo a ribadire che il parere motivato, rivolto ad un cliente, è uno scritto che ha il fine di illustrare un argomento a qualcuno che non ne sa nulla.
Da ciò discende che è fondamentale spiegare punto per punto il ragionamento che porta alle conclusioni, conducendo per mano il cliente nella lettura.
Nei prossimi capitoli cercherò di insegnarvi il cd. sistema del ciclo astratto/concreto, con il quale consentirete al lettore di approcciare gradatamente all’esame delle questioni affrontate.
Una volta chiarito, dunque, che né la “sentenza rivelatrice” né i vostri vicini di banco sono gli strumenti giusti per approcciare il parere, vediamo i primi passi da compiere.
Prima di tutto non bisogna perdere tempo prezioso in fase di scelta della traccia.
Posto che il vostro obiettivo è quello di raggiungere almeno la sufficienza, la scelta della traccia dovrà essere indirizzata su quella che per voi è la più facile.(sia perché avete studiato meglio l’argomento sia perché è oggettivamente più facile)
Vi diranno che scegliendo la traccia più complicata verrete apprezzati dai commissari d’esame: tutte cazzate!!!
Altro errore da non commettere è quello di cambiare la traccia in corso d’opera, magari dopo aver dedicato molto tempo allo studio della traccia e alla ricerca delle questioni giuridiche. Una scelta di questo tipo, oltre a diminuire sensibilmente le ore assegnate per la prova, determina un aumento esponenziale dell’ansia e della tensione.
Una volta scelta la traccia, per superare la paura del foglio bianco, il candidato dovrà passare alla fase di progettazione del testo, che se ben effettuata, renderà molto più semplice e lineare la redazione del parere.
E’ questa, dunque, la fase in cui bisognerà perdere del tempo per guadagnarne in seguito.
In proposito è opportuno che vi indichi una ragionevole scansione del tempo da dedicare alle varie fasi di elaborazione del parere:
1.      Lettura ed esame della traccia (circa 40 minuti)
2.      Ricerca e studio delle questioni giuridiche controverse ( circa 1 ora e 30 minuti)
3.      Redazione del parere (circa 3 ore)
4.      Per ricopiare in bella copia vi rimarranno 2 ore.
A questo punto passiamo alla vera  propria analisi delle varie fasi.

Lettura ed esame della traccia.
In questa parte della dispensa vi insegnerò delle tecniche di sottolineatura del testo (con esercizi di autovalutazione) e di individuazione delle parole chiave che potranno tornarvi utilissime in sede d’esame.
Questa sezione è riservata a coloro che hanno aderito al corso gratuito per l'esame d'avvocato 2012/2013 (per informazioni e per ricevere le dispense scrivete a forleogi@msn.com.)

4 commenti:

  1. Salve io non ho carta di credito come posso elargire la donazione grazie!!!!

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  2. mi facevo anche io questa domanda, non c'è un conto corrente?

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  3. E' sufficiente avere una carta prepagata, anche quella paypal che e' gratuita, così evitereste le spese di un eventuale bonifico.
    Per informazioni sul bonifico scrivetemi sull email forleogi@msn.com.
    Grazie e a presto.
    Giulio

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