Traccia parere.
Caia
dopo circa 5 anni di matrimonio con Tizio, durante i quali aveva dato alla luce
anche il figlio Tizietto, decide di mettere fine al rapporto matrimoniale e di
adire il Tribunale per ottenere la separazione giudiziale dal marito, uomo
dalla natura possessiva e prevaricatrice. Il Tribunale, in fase di udienza
presidenziale, assegna la casa coniugale alla moglie e stabilisce l’affidamento
condiviso del minore con residenza stabile dello stesso presso la madre. Tizio,
dal suo canto, da sempre contrario alla separazione, inizia ad avere un atteggiamento
vessatorio e violento nei confronti della ex convivente, caratterizzato da
continue telefonate, dai toni offensivi e volgari. La sua pretesa di
sottomettere la donna alla propria volontà, specie nella gestione del figlio
comune e la sistematica inosservanza delle prescrizioni imposte dal giudice
civile, ingenerava in Caia uno stato di prostrazione psicologica,
costringendola a ricorrere alle cure di uno specialista della mente. In particolare,
in molteplici occasioni, Tizio costringeva la donna - con violenza verbale e
minacce esplicite e contravvenendo alle prescrizioni dettate dal giudice civile
- a consegnargli il figlio contro la sua volontà. Inoltre, al fine di isolarla
da tutte le amicizie in comune ed incrementare il suo stato di ansia, aveva
raccontato a tutti i conoscenti che il vero motivo della rottura sarebbero
state le plurime e abituali relazioni
extraconiugali che la donna teneva con più uomini nella casa coniugale.
A
seguito della denuncia di Caia, Tizio si rivolge al vostro studio legale
chiedendo parere motivato sulla vicenda. Premessi brevi cenni sul reato
abituale e sul concorso di reati, il candidato rediga il suddetto parere.
CLICCA MI PIACE SUL TASTO A DESTRA PER RICEVERE DOMANI LA SENTENZA RISOLUTIVA DEL PARERE.
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