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“Perdere tempo per
guadagnarne
in seguito”
Molti candidati subito
dopo la lettura della traccia e di fronte al foglio consegnato dalla
commissione avvertono quella che può essere definita la “paura del foglio bianco”.
La sensazione di non
aver mai affrontato l’argomento oggetto del parere oppure di non saper cosa
scrivere su quel determinato istituto scatena nei candidati uno stato d’ansia
che li porta alla ricerca spasmodica della “massima rivelatrice” o del
candidato vicino di banco che nelle fasi antecedenti alla lettura della traccia
ha vantato conoscenze approfondite in tutti i campi del diritto (e non solo).
Quanto a quest’ultimo
tipo di soluzione tenete a mente che i vostri vicini ne sanno quanto e forse
meno di voi. Vi sconsiglio vivamente, almeno nelle prime fasi dell’esame, di
ascoltare o chiedere soluzioni ad altri candidati che sembrano sicurissimi e
che millantano di aver affrontato la questione decine di volte a studio, tutte
cazzate!!! Rischiate di confondervi le idee con soluzioni che vi metteranno dei
tarli nel cervello fino alla fine dell’esame.
Quindi il primo
consiglio è: fate affidamento solo sulle
vostre capacità!
Quanto, invece, alla
ricerca della sentenza da cui molto probabilmente è stata presa la traccia, una
volta trovata vi accorgerete che serve a ben poco.
Una volta rielaborati i
fatti della traccia, trascritta la massima della Cassazione che, secondo voi,
risolverebbe il parere e data la risposta al cliente, vi rendereste conto di
avere appena riempito una facciata di foglio protocollo.
A questo punto l’errore
più comune è quello di lasciarsi andare a trattazioni teoriche dell’argomento o
dei principi generali ad esso sottesi in modo totalmente slegato dal caso
concreto.
Questi
compiti saranno sicuramente giudicati non sufficienti.
In proposito ci tengo a
ribadire che il parere motivato, rivolto ad un cliente, è uno scritto che ha il
fine di illustrare un argomento a qualcuno che non ne sa nulla.
Da ciò discende che è
fondamentale spiegare punto per punto il ragionamento che porta alle
conclusioni, conducendo per mano il cliente nella lettura.
Nei prossimi capitoli
cercherò di insegnarvi il cd. sistema
del ciclo astratto/concreto, con il quale consentirete al lettore di
approcciare gradatamente all’esame delle questioni affrontate.
Una volta chiarito,
dunque, che né la “sentenza rivelatrice” né i vostri vicini di banco sono gli
strumenti giusti per approcciare il parere, vediamo i primi passi da compiere.
Prima di tutto non
bisogna perdere tempo prezioso in fase di scelta della traccia.
Posto che il vostro
obiettivo è quello di raggiungere almeno la sufficienza, la scelta della
traccia dovrà essere indirizzata su quella che per voi è la più facile.(sia perché avete studiato
meglio l’argomento sia perché è oggettivamente più facile)
Vi diranno che
scegliendo la traccia più complicata verrete apprezzati dai commissari d’esame:
tutte cazzate!!!
Altro errore da non commettere è quello di cambiare la traccia in corso d’opera,
magari dopo aver dedicato molto tempo allo studio della traccia e alla ricerca
delle questioni giuridiche. Una scelta di questo tipo, oltre a diminuire
sensibilmente le ore assegnate per la prova, determina un aumento esponenziale
dell’ansia e della tensione.
Una volta scelta la
traccia, per superare la paura del foglio bianco, il candidato dovrà passare
alla fase di progettazione del testo,
che se ben effettuata, renderà molto più semplice e lineare la redazione del
parere.
E’ questa, dunque, la
fase in cui bisognerà perdere del tempo per guadagnarne in seguito.
In proposito è
opportuno che vi indichi una ragionevole scansione del tempo da dedicare alle
varie fasi di elaborazione del parere:
1.
Lettura ed esame della traccia (circa 40
minuti)
2.
Ricerca e studio delle questioni
giuridiche controverse ( circa 1 ora e 30 minuti)
3.
Redazione del parere (circa 3 ore)
4.
Per ricopiare in bella copia vi
rimarranno 2 ore.
A questo punto passiamo
alla vera propria analisi delle varie
fasi.
Lettura
ed esame della traccia.
In questa parte della
dispensa vi insegnerò delle tecniche di sottolineatura del testo (con esercizi
di autovalutazione) e di individuazione delle parole chiave che potranno
tornarvi utilissime in sede d’esame.
Questa
sezione è riservata a coloro che hanno aderito al corso gratuito per l'esame d'avvocato 2012/2013 (per
informazioni e per ricevere le dispense scrivete a forleogi@msn.com.)
Salve io non ho carta di credito come posso elargire la donazione grazie!!!!
RispondiEliminami facevo anche io questa domanda, non c'è un conto corrente?
RispondiEliminaE' sufficiente avere una carta prepagata, anche quella paypal che e' gratuita, così evitereste le spese di un eventuale bonifico.
RispondiEliminaPer informazioni sul bonifico scrivetemi sull email forleogi@msn.com.
Grazie e a presto.
Giulio
Va bene anche la postapay
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