DOLO EVENTUALE E COLPA COSCIENTE: TRASMISSIONE
MALATTIE INFETTIVE.
Traccia parere
Sempronio,
malato da oltre vent’anni di epatite cronica da virus C, intraprendeva una
relazione extraconiugale con la sua collega di lavoro Mevia. Nonostante fosse
ben consapevole delle modalità di trasmissione della malattia, non adottava
nessun tipo di precauzione nei rapporti sessuali con l’amante.
Confidando
ad un’amica in comune la relazione con Sempronio, Mevia veniva a conoscenza
della malattia di quest’ultimo. Allarmata dalla notizia, decideva di effettuare
delle analisi del sangue.
L’esito
delle analisi rivelava che anche lei era affetta da epatite da virus C.
A
questo punto Mevia sporgeva querela nei confronti di Sempronio.
Sempronio
si rivolge al proprio legale di fiducia affermando di essere sicuro di non
trasmettere il virus considerato che, in oltre dieci anni di matrimonio, la
moglie Caia non aveva contratto la malattia.
Il
candidato, assunte le vesti del legale di Sempronio, rediga parere motivato
sulle possibili conseguenze penali della condotta del cliente prestando
particolare attenzione ai criteri distintivi del dolo eventuale e della colpa
cosciente.
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